Il Grande Bivio / The Great Divide ( by Stefano Re )

Andrò controcorrente, ma io penso che medici e infermieri che non vogliono accettare i vaccinali, che non vogliono subire trattamenti sanitari obbligatori contro la propria volontà, dovrebbero davvero uscire dalla sanità di questo Stato. E non solo loro: tutti noi che non riteniamo accettabile la deriva autoritaria di questo regime, dovremmo uscirne. Tutti insieme, tutti quanti. Francamente, perché mai dovremmo continuare ad avere a che fare con queste strutture popolate da ipocondriaci, regolate in modo abusivo e illogico?

Un mondo nuovo

Certo che dobbiamo farci  una sanità NOSTRA , diversa, che risponda alle esigenze che riteniamo prioritarie, libera dai guinzagli e conflitti di interesse che ne avvelenano approcci e finalità. E non solo una sanità: una  nuova scuola , in cui si insegni a ragionare e non ad ubbidire. In cui i bambini possono toccarsi, giocare, respirare in libertà. E una diversa socialità. Una  diversa cultura . Una  diversa economia , un nuovo e diverso sistema di scambi e servizi senza la moneta-debito. Nuove leggi , che rispecchino le nostre priorità,  nuovi sistemi istituzionali , nuovi metodi di produzione, distribuzione e  consumo dell’energia . Un nuovo Stato.

Superare il passato

Dopotutto esistiamo, e non siamo pochi. Ed è evidente che non c’è alcuna compatibilità tra il mondo che oggi ci viene raccontato e come vogliamo vivere noi:  liberi, autodeterminati, responsabili . Sganciati da narrative mediatiche e da cappe di terrore, tornando ai contatti umani, senza museruole. Perché mai cercare di convivere con chi esprime necessità tanto diverse dalle nostre? Questa convivenza è necessariamente disastrosa , per noi come per loro. Sganciamoci. Superiamoli. Basta sprecare energie per combattere queste derivive: usiamole per immaginare, progettare, iniziare a  costruire il nostro mondo : il futuro che vogliamo lasciare ai nostri discendenti.

Oltre il conflitto

Quando l’incompatibilità di esigenze e conclusioni è evidente, che senso ha cercare di affermare chi ha torto e chi ha ragione? E ancora: davvero ha senso voler frequentare scuole che insegnano ai bambini ad  obbedire come schiavi ? Ha senso usufruire di una sanità in cui fa carriera chi produce ipocondria e ritiene ragionevole considerare i pazienti  cavie sacrificabili ? Io davvero non ci tengo.

La mia riflessione è se sia ormai più utile pensare a un  , un   vero e proprio, lavorando a  costruire un mondo nuovo , fondato su principi nuovi: così come lo vogliamo.

 

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