Gaza: era tutto premeditato – per attuare il genocidio

L'industria dell'Olocausto. Lo sfruttamento della sofferenza degli ebrei - Norman G. Finkelstein - copertina

Haaretz:

Nonostante gli avvertimenti dell’intelligence israeliana riguardo ad un attacco di Hamas, l’esercito non ha evacuato il Nova Festival

I massimi funzionari della difesa hanno tenuto consultazioni urgenti la notte prima del 7 ottobre su un possibile attacco di Hamas. Ma nessuno nell’IDF ha informato gli organizzatori del festival Nova o i partecipanti alla festa, centinaia dei quali sono stati falciati – e per nove ore nessuno è venuto a salvarli.

Seguite il thread di Jannuzzi

https://twitter.com/riannuzziGPC/status/1733925795842724284?s=20

Cosa accadde in Israele la notte precedente l’attacco di Hamas del 7 ottobre?

I vertici della difesa israeliana ebbero ben 2 incontri quella notte, sulla base di info di intelligence che indicavano la possibilità di un attacco da parte di Hamas.
Il primo incontro fu una riunione telefonica intorno alla mezzanotte tra alti ufficiali dello Shin Bet (il servizio segreto interno), dell’Intelligence Militare (IM), e dell’esercito. Il capo di stato maggiore Herzl Halevi era al corrente della consultazione.

Il secondo colloquio ebbe luogo intorno alle 3:00 del mattino, alla presenza del capo dello Shin Bet, Ronen Bar. Di quali informazioni disponevano questi alti ufficiali, e cosa li aveva spinti a riunirsi in piena notte? 3/

Sulla base delle notizie di stampa che sono emerse in questi due mesi, le informazioni a loro disposizione erano numerose. Molteplici indizi, rapporti, segnalazioni. Ma non basta.

Una recente indagine del NYT ha rivelato che i responsabili israeliani dell’esercito e dell’intelligence avevano ottenuto un documento di 40 pagine (nome in codice “Mura di Gerico”) che esplicitava punto per punto il piano che Hamas avrebbe messo in atto il 7 ottobre.

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Ma lo scorso luglio, un analista dell’Unità 8200 (analogo israeliano dell’americana NSA) segnalò che Hamas aveva compiuto una lunga esercitazione che appariva del tutto simile al documento “Mura di Gerico”. La segnalazione fu scartata.
E’ probabilmente sulla base di tali rapporti e segnalazioni che i responsabili israeliani dell’esercito e dell’intelligence si riuniscono la notte del 7 ottobre.

Ma c’è un altro elemento che avrebbe aggravato enormemente il bilancio dell’attacco del 7 ottobre: il Nova festival, un rave organizzato per quel giorno nel kibbutz di Re’im.

Il comandante della Brigata settentrionale della Divisione Gaza dell’esercito, colonnello Haim Cohen, che ha firmato l’autorizzazione del rave il 5 ottobre, è a conoscenza delle riunioni d’urgenza la notte del 7. Ma il rave non viene cancellato.

Alle 3:00 del mattino, una soldatessa in osservazione presso l’avamposto di Kifusim riferisce di movimenti sospetti lungo la barriera di Gaza. Viene inviata una forza delle truppe Golani dell’esercito, che spara alcuni lacrimogeni e se ne va. I superiori si lamentano con la soldatessa, che viene accusata di metterli in allarme “per qualunque cosa”, e sollecitata ad essere più selettiva nell’attivare i meccanismi di mobilitazione delle truppe.

Intorno alle 5:00 del mattino, le vedette dell’esercito mobilitano nuovamente una forza Golani a causa di movimenti sospetti vicino alla barriera di Gaza, ma lungo il tragitto la forza riceve ordini dai superiori di non avvicinarsi al confine: è pericoloso.

Durante tutta la notte, nessun ufficiale dello Shin Bet o dell’esercito si reca nell’area del rave per avvertire i responsabili della sicurezza del Nova festival sui segnali d’allarme provenienti da Gaza, o per ordinarne la sospensione.

Due settimane prima del rave, gli organizzatori erano stati invitati ad un incontro con la Divisione Gaza dell’esercito, dove gli furono notificate le condizioni per tenere l’evento. Fra esse vi era quella secondo cui la Brigata settentrionale era responsabile per la sicurezza dell’evento nello spazio antistante la barriera di confine con la Striscia di Gaza. Ma alle 6:30 del mattino, i partecipanti al rave si accorgono che le forze richieste non sono state dispiegate vicino al confine.

Di lì a poco, dopo aver violato la barriera, i miliziani di Hamas avrebbero raggiunto l’area del rave e ucciso centinaia di civili. Alle 7:00 del mattino, gli organizzatori del rave contattano il colonnello Elad Zandani, responsabile della Divisione Gaza, che avevA supervisionato l’approvazione del Nova festival, e gli riferiscono dell’attacco contro il rave. Zandani risponde che non può fornire aiuto, le truppe sono in rotta, devono cavarsela da soli. I primi soldati sarebbero arrivati al rave solo alle 3:00 del pomeriggio.

Ogni indagine sui tragici eventi del 7 ottobre è stata rinviata dal governo Netanyahu alla fine della guerra. “Questo massacro si sarebbe potuto evitare”, ha affermato una fonte dell’esercito. Qualcuno, probabilmente, avrà interesse a ritardare le indagini il più possibile.

https://robertoiannuzzi.substack.com/p/in-pillole-cosa-accadde-in-israele

Norman Finkelstein evoca  “le viscere dell’inferno”

Dalle viscere dell’Inferno, le orde sataniche colpiscono ancora Ho letto sul giornale del mattino che Israele sta ora cancellando il “focolaio terroristico” di Shuja’iya. È tra i quartieri più densamente popolati di Gaza. Durante l’operazione Protective Edge (2014), Israele lo ha già cancellato. Dopo che la resistenza uccise 13 soldati dell’IDF, Israele sparò seicento proiettili di artiglieria su Shuja’iya in meno di un’ora e sganciò oltre 100 bombe da una tonnellata. Le orde sataniche sono ora tornate per distruggerlo nuovamente. Se Dio esiste, saranno sepolti vivi tra le loro stesse macerie.

 

Il grnde N orman Finkelsyein è l’autore di quetso libro, per ilquale è satto perseguitato in Israelr:

L'industria dell'Olocausto. Lo sfruttamento della sofferenza degli ebrei - Norman G. Finkelstein - copertina

 

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